“Alicè” Trasforma i muri con le favole. Racconta storie con immagini “di donne forti e indipendenti”
Alice Pasquini, 31 anni, è una visual artist, di base a Roma, che ha vissuto in Gran Bretagna. Le opere di arte urbana di “Alicè” stanno facendo il giro del mondo, anche attraverso la sua fanpage che ha raggiunto gli 11mila fans. Le ultime incursioni di arte urbana dell’artista sono avvenute a Padova e a Venezia, due città in cui sono comparsi i disegni delle ragazze di Alice. ”Creo arte sulle persone e sui loro legami – spiega Alice Pasquini – il mio interesse è rappresentare i sentimenti umani e esplorare punti di vista differenti. In particolar modo mi piace raffigurare donne forti e indipendenti”. Il volto di una bambina seduta su una panchina e soffia per fare le bolle di sapone. Le scarpe appese ad un filo, per dire: “siamo stati qui, torneremo ancora”. Il volto di una ragazza che dorme e un’altra che sogna, spera ancora, attraverso i petali dei fiori. Arte sui muri e “artivism”. Accanto ai suoi lavori, c’è la firma Alicè.
Alice racconta di donne in un paese, l’Italia, in cui ci sono state 56 donne assassinate negli ultimi quattro mesi. Dipinge, disegna, copre di colori muri abbandonati che diventano vivi e lasciano un messaggio. Sempre nel rispetto dei patrimoni, da non violare. “Alicè” sa quali muri o superfici scegliere, disegna rischiando una denuncia, eppure lei c’è. Con vernice spray colorata e pittura acrilica, o inchiostro su carta. “Ho incontrato la polizia spesso – racconta – per fortuna mi è andata bene”. E’ stata censurata a Roma, quartiere San Lorenzo, per una “ragazza che faceva pipì” e ha dipinto a Mosca, Parigi, Berlino, Amsterdam…
La sua arte racconta del luogo e delle persone che la ospitano, è fatta di incursioni notturne ma anche di grandi muri dipinti in maniera legale, di illustrazioni e di collaborazioni con i collettivi della street art che ha incontrato nel suo percorso artistico dopo la laurea all’Accademia delle belle arti. Per lei “Il significato e il valore dell’arte deriva dallo scambio tra l’artista e lo spettatore, questo scambio avviene in strada in modo più inaspettato, sorprendente e più libero che in una galleria”.
posted by EXPORT