dal 12 marzo al 7 aprile 2016
Opening sabato 12 marzo alle ore 19.
wavegallery corsini.
“Viaggiare significa spostamento e nomadismo. Sotto le ali protettive di un angelo custode o le furiose spinte del demone. Nel caso dell’arte entrambe le figure accompagnano le peripezie dell’artista, geografica e mentale. Questo avviene anche nel caso di Paola Mattioli e Sarenco,entrambi protagonisti di un felice safari, che significa infatti viaggio, nel cuore dell’Africa, dal Kenya allo Zimbabwe, dal Senegal al Sudafrica.
Entrambi hanno praticato forme di nomadismo complementare, utilizzando diversi specifici, dalla fotografia alla letteratura, dalla parola alla poesia. Il risultato è un reportage intenso e sorprendente di un territorio profondo ed irriducibile come l’Africa, in cui prevale l’immagine come tramite tra la natura e lo spirito, l’apparizione di figure che sono sempre tramite del vivere quotidiano e della morte universale.
(…) Paola Mattioli, che pratica da molti anni una tangenza con il mondo dell’arte, introduce nell’ambito dell’immagine fotografica la torsione che appartiene alla storia della pittura, adoperando rigorosamente gli strumenti del linguaggio fotografico. Si mette nella posizione del duello, nella frontalità istituzionale del fotografo di fronte al dato, ma non lascia scattare il dito sulla macchina precipitosamente, bensì promuove una serie di relazioni e di rispecchiamenti, per cui arriva all’immagine mediante un rallentamento mentale e l’assunzione di una posizione di lateralità rispetto al proprio mezzo (…)”.
Achille Bonito Oliva
in Paola Mattioli e Sarenco, Mémoires d’Afrique, Fondazione Sarenco-Adriano Parise Editore, 2013