Fiorella Minervino
Una rosa candida che ingentilisce la capigliatura a riccioli e suggerisce il nome (Rosalba), il volto dall’incarnato chiaro, i grandi occhi che guardano diritti l’osservatore, la bocca serrata, una fossetta nel mento, l’abbigliamento con giubbone da artista, la mano che punta il pennello sopra un dipinto raffigurante un’altra giovane donna: è il primo dei numerosi autoritratti che Rosalba Carriera dipinse a pastello, in questo caso su commissione del principe Ferdinando de’ Medici. Si tratta in realtà d’una sorta di manifesto programmatico, un biglietto da visita, per illustrare la professione di donna pittrice nonché miniaturista nel ‘700, a Venezia, mentre ritrae la sorella Giovanna, sua collaboratrice.
La mostra luminosa e stimolante, che viene inaugurata oggi, si snoda attraverso 40 pastelli e 15 miniature, celebrando alla Fondazione Giorgio Cini, per le cure di Giuseppe Pavanello, i 250 anni dalla scomparsa di quella che il titolo dell’esposizione definisce «prima pittrice de l’Europa». Tale fu e venne riconosciuta già nel 1705 da Christian Cole, inglese appassionato d’arte, per l’eccellenza e la perspicacia nel cogliere l’anima del modello, con un’immediatezza che solo l’uso magistrale d’una tecnica veloce e capace di regalare sorprendenti effetti e sfumature come il pastello poteva garantire: tanto che la sua fama attraversò le maggiori corti europee e ogni personaggio di rango di passaggio a Venezia richiedeva una sua opera.
Ma già la Serenissima le offrì dame e gentiluomini in quantità, e la prima parte dell’esposizione è una galleria di squisite dame dai gioielli fiabeschi, perle a profusione, diamanti, stupefacenti mazzi di fiori nelle generose scollature, intriche di pizzi e trine, mantelli multicolori orlati di visone per nobildonne fiere e autorevoli come la splendida Elisabetta Algarotti Dandolo, sicura della propria avvenenza e del proprio ruolo nella società veneta. Meno altere appaiono altre dame tuttora anonime, mentre vera punta di diamante è il Ritratto di Henry Fiennes Clinton, nono conte di Lincoln e secondo duca di Newcastle, splendido giovane dagli incredibili virtuosismi nei ricami, nel volto superbo, che di passaggio a Venezia – pare con Horace Walpole – venne immortalato con efficacia e naturalezza.
Lord inglesi e principi dell’Impero si contendevano le opere della Carriera; esemplare il Ritratto di Clemente Augusto di Baviera, Principe elettore di Colonia (prestato dal torinese Palazzo Madama), con cappamagna e un gioco di luce sulla pelliccia che rende mobile l’intera superficie. Prelati, uomini in armature, il mirabile Ritratto di Gentiluomo del Poldi Pezzoli di Milano fanno a gara con le immagini delle Principesse d’Este, colte nella loro magnificenza.
Se le corti europee reclamavano la presenza di Rosalba, lei preferiva Venezia, si spinse a Modena, Vienna, Parigi. Nella patria di Watteau rimase un anno, dal 1720, dipingendo diverse opere. Con il pittore francese fu un rapporto di dare e avere: per quanto sia riconosciuto che Watteau debba non poco alla Carriera, è però chiaro che i pastelli creati dalla pittrice dopo la sosta in Francia sono più vaporosi, delicati, graziosi, quasi sfatti nelle forme, «alla Watteau». Né mancano l’attività religiosa, con la graziosa Madonna, e l’allegorica, con effigi di Diana, raffigurazioni delle stagioni e dei quattro elementi.
Prima rassegna a livello europeo dedicata alla Carriera, la mostra per la prima volta pone a confronto l’attività della miniatura, da cui prese le mosse l’artista, con la stesura e la tecnica del pastello. Sicché è possibile verificare quanto la grandezza dell’artista trovi l’origine pure nei minuscoli ritratti in miniatura prediletti da taluni, in quella società dell’Ancien Régime che dei bei modi, del conversare, del viaggiare nei Grand Tour faceva una civiltà e un ideale.
Da oggi alla Fondazione Cini
55 opere di Rosalba Carriera (tra pastellie miniature) della pittrice, inmostra da oggi al 28 ottobre aVenezia, Palazzo Cini.
Orario: tutti i giorni 10-13,15-18, chiuso il lunedì.
La rassegna, curata da Giuseppe Pavanello, è corre data da un catalogo edito da Marsilio.
Per informazioni: 041-2710230 arte@cini.it
Rosalba Carriera nacque il 7 ottobre 1675 a Venezia, dove morì il 15 aprile1757.