6 Aprile 2016

Triennale di Milano “Women in Italian Design”

dal 9 aprile 2016 al 19 febbraio 2017

La mostra traccia una nuova storia del design italiano al femminile, ricostruendo figure, teorie, attitudini progettuali che sono state seminate nel Novecento e che si sono affermate, trasformate ed evolute nel XXI secolo.

In occasione della XXI Esposizione Internazionale, il Design Museum della Triennale di Milano presenta la sua Nona Edizione dal titolo “ Women in Italian Design”.

La Nona Edizione del Triennale Design Museum, a cura di Silvana Annicchiarico e con progetto di allestimento di Margherita Palli, affronta il design italiano alla luce di uno dei nodi più delicati, più problematici, ma anche più stimolanti e suggestivi che è la questione del genere.

L’idea che il genere non sia più solo un dato biologico e naturale, ma una questione culturale apre interessanti prospettive anche per quello che potrà diventare il design dopo il design. Ma per affrontare in modo oggettivo ed equilibrato le questioni di gender legate al design è necessario affrontare preliminarmente la grande rimozione operata dal Novecento nei confronti del genere femminile.

Tutta la modernità novecentesca ha messo ai margini la progettualità femminile, pressoché ignorata da storici e teorici del design. Il XXI secolo è caratterizzato sempre di più da una forza rinnovata di tale progettualità.
L’ordinamento cronologico racconta questa storia in modo dinamico, fluido e liquido, usando la metafora di un fiume che attraversa tutto il Novecento.

Triennale Design Museum vuole quindi celebrare il femminile in quanto nuovo soggetto creativo di un design meno asseverativo, meno autoritario, più spontaneo, più dinamico. Per domandarsi se il nuovo protagonismo femminile sia fra gli interpreti principali del “Design after Design”.

Segnala Laura Minguzzi

in particolare  Italian Women in design, due mostre dal
titolo Intrecciare sull’arte del merletto  e Ricercare e percepire
dove è esposto il libro “Architetture del desiderio” a cura di Ida
Farè, Bianca Bottero e Anna Di Salvo che racconta la pratica del
gruppo Vanda e della della Rete delle città vicine, il libro di
Gisella Bassanini “Per amore della città” e altre esperienze della
politica delle donne con le tesi di laurea del Politecnico di Milano
sulla città e sulle architette di oggi e del secolo scorso.
.

Print Friendly, PDF & Email