21 Aprile 2016

La quarta vetrina di Margherita Morgantin – La rivoluzione lentissima

Libreria delle donne di Milano, via Pietro Calvi 29

Mercoledì 27 aprile 2016 ore 18,30

 

La quarta vetrina

Artiste contemporanee raccontano la loro relazione con l’arte, i libri, le donne, i pensieri.

A cura di Francesca Pasini.

 

Dal 27 aprile al 23 maggio, la rivoluzione lentissima di Margherita Morgantin.

 

Dopo la visita della vetrina dall’esterno e dall’interno, il 27 aprile ci sarà l’incontro con l’artista e la curatrice, e alla fine,  la cena  della cucina di Estia (la conferma è gradita).

 

Sarà in vendita un’opera dell’artista in 10 esemplari, realizzata  per La Quarta Vetrina.

 

 

Margherita Morgantin, crea un rapporto tra la vetrina e il metaforico tetto di vetro che avrebbe impedito o rallentato la presenza delle donne negli eventi del mondo.

Usa la trasparenza del vetro come materia  artistico – linguistica, e collega la storia interna ed esterna della “Libreria delle donne di Milano”.

In prima pagina una scritta che, invertendo il concetto classico di cambiamento, manda in frantumi il tetto di vetro. E’ una sintesi fulminea che individua dentro di sé la trasparenza della differenza per immaginare un mondo di donne e uomini.

Meglio leggerla in vetrina.

 

Le sillabe che compongono la scritta, contenute in sacchetti di plastica bianchi, sono mascherine per scrivere, simili a quelle usate dai writer sui muri della città. Leggibili in trasparenza alludono alla matrice del linguaggio che ognuno porta con sé.

E’ anche una visione pittorica che utilizza un materiale dell’esperienza quotidiana, e ci trasporta in un’economia, dove l’acquisto delle cose non dipende da velocità o lentezza, da capitale e lavoro, ma dalla trasparenza di significato di volta in volta leggibile.

 

L’opera per “La quarta vetrina” di Margherita Morgantin, in vendita in 10 esemplari,  è un sacchetto di plastica bianco con all’interno un disegno di alcuni dettagli architettonici della Libreria delle donne di Milano, a ricordo di un dialogo attorno a una parete di vetro, da cui traspare la differenza tra i pensieri, le cose, gli affetti che scandiscono la vita di donne e uomini.

 

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