di Chiara Freschi
Sembra non siano tempi facili per i fondi relativi alle scritture e ai saperi delle donne. Capita a Napoli con l’indisponibilità del Fondo di soggettività femminile contenuto alla Biblioteca Brancaccio chiusa al pubblico, ma anche a Cagliari dove il Centro Documentazione e Studi delle Donne rischia la cessazione delle attività.
In questo panorama poco confortante, che ci si augura riesca ad essere rischiarato da soluzioni adeguate, finalmente arriva una buona notizia. Ida Gianelli, curatrice, protagonista dell’arte contemporanea internazionale, che ha diretto per anni il Museo Castello di Rivoli, attualmente consulente del Centre Pompidou, ha scelto di donare il suo fondo privato alla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna.
Più di cinquecento tra libri e riviste (molti dei quali inseriti ex novo nel catalogo nazionale), oltre quattrocento documenti d’archivio (lettere, inviti, flyers, comunicati stampa) interamente dedicati alle artiste presenti sulla scena italiana e internazionale, con un’attenzione particolare al loro complesso rapporto con il femminismo, grazie a pioniere come Carla Lonzi e Carla Accardi. Molti sono i nomi della straordinaria collezione di Ida Gianelli che andranno ad arricchire il catalogo della biblioteca bolognese e che saranno presto disponibili a tutte e tutti: da Artemisia Gentileschi a Laurie Anderson, da Georgia O’Keeffe a Frida Kahlo, da Niki De Saint Phalle a Grazia Toderi, ma anche Meret Oppenheim, Sonia Delaunay, Louise Nevelson.
Per festeggiare l’evento, saranno presentati una mostra bibliografica e il catalogo della donazione. L’appuntamento è il 25 settembre alle 18 a Bologna, nella sede della Biblioteca Italiana delle Donne (Via del Piombo 5). Insieme ad Ida Gianelli e Annamaria Tagliavini saranno presenti Pierangelo Bellettini –Direttore Istituzione Biblioteche, Gianfranco Maraniello- Direttore Istituzione Musei, Maura Pozzati -critica d’arte, Grazia Toderi- artista.